La sensibilità in tema di sicurezza sul lavoro e tutela della salute dei lavoratori è in costante aumento, e la recente pandemia di virus Covid-19 ha contribuito a far crescere la consapevolezza delle aziende in merito all’importanza della prevenzione di tutti i rischi che potrebbero mettere in pericolo i loro dipendenti.
La pandemia, infatti, ha messo in luce con particolare evidenza quanto la sicurezza dei lavoratori sia cruciale per garantire l’operatività delle aziende (la creazione di un focolaio di contagio sul luogo di lavoro, infatti, può portare alla sospensione dell’attività, con conseguenti ricadute negative a livello economico, sanitario ma anche di immagine) e ha imposto alle varie realtà produttive di effettuare importanti investimenti, a più livelli: revisione del DVR, creazione di protocolli interni di sicurezza, fornitura ai dipendenti di DPI adeguati, formazione dei lavoratori in merito alle corrette modalità di prevenzione del rischio di contagio e così via.
Alla luce di tutto questo, sono sempre di più le aziende che scelgono di dotarsi di certificazioni che dimostrino la loro compliance alle norme internazionali in materia di prevenzione del rischio. Tali strumenti permettono alle aziende di dimostrare di aver acquisito protocolli e linee guida riconosciuti a livello europeo e forniscono un’importante garanzia, anche penale, in caso di contenziosi. Al momento dotarsi di tali certificazioni non è ancora obbligatorio, ma proprio la pandemia di Covid-19 potrebbe portare a un’accelerazione anche a livello normativo in ambito CE, ed esiste la possibilità che alcune certificazioni (come la ISO 45001:2018) nei prossimi mesi diventino indispensabili.
La certificazione ISO 45001:2018 definisce criteri e standard riconosciuti a livello europeo in merito agli interventi da mettere in atto per tutelare la salute dei lavoratori e far crescere la sicurezza sul posto di lavoro.
Le aziende che ottengono tale certificazione dispongono di un valido strumento che dimostra l’efficacia dei loro interventi in tema di sicurezza sul lavoro, e possono allo stesso tempo godere di importanti vantaggi dal punto di vista organizzativo, economico e fiscale. Ecco alcuni dei benefici garantiti dalla certificazione:
Nell’attuale situazione di pandemia, la presenza di una certificazione diventa ancora più significativa per le aziende, dal momento che l’eventuale creazione di un focolaio di Covid-19 potrebbe avere gravi ricadute dal punto di vista economico e organizzativo, e la certificazione testimonia invece il rispetto di tutte le normative in materia di tutela della salute dei lavoratori.
Va inoltre considerato che la diffusione del Covid-19 ha messo in evidenza quanto sia importante, per le aziende, dotarsi di un sistema di gestione del rischio aggiornato e in linea con gli standard internazionali: molte realtà, per fare fronte alle circostanze, si sono dotate di strumenti che permettono loro di rientrare nei criteri previsti per ottenere la certificazione e hanno così compiuto un significativo passo avanti nella tutela dei loro dipendenti.
Per ottenere la certificazione è fondamentale affidarsi al supporto di professionisti esperti in tema di salute e sicurezza, ma anche di tutela della privacy e di compliance in materia di rispetto delle norme ambientali. Per questo Kalmo offre ai suoi clienti il servizio di HSE management, una consulenza personalizzata che accompagna le aziende nell’adozione dei protocolli di sicurezza più adatti in relazione alle loro specifiche necessità. Il servizio di consulenza, oltre a fornire il supporto necessario per ottenere le certificazioni, aiuta anche le aziende a dotarsi di tecnologie software evolute – come Kalmo Smart Monitoring o Kalmo Health Monitoring – pensate in modo specifico per la prevenzione del rischio Covid-19, e permette quindi alle aziende di ottenere una tutela a 360 gradi, capace di metterle al riparo dai rischi immediati connessi con la pandemia e di far crescere il loro livello di sicurezza, con innegabili vantaggi sul piano economico, sanitario e organizzativo.